DI ANTONIO SPANEDDA

Nel 2024 Maestrini ha celebrato il suo 60° anniversario e, per questa importante ricorrenza, ha scelto di aprirsi all’arte. In primavera è nato Rinascita Blu, un murales realizzato dall’artista Antonio Spanedda, che rende omaggio alla bellezza e alla potenza dell’acqua.

Lungo oltre 15 metri e articolato in cinque scenari, l’opera è dipinta a mano su tela e montata su telai in legno. Ripercorre il viaggio dell’acqua, dalla sorgente nelle montagne fino agli oceani, attraversando paesaggi sacri e urbani. Ogni scena celebra il ruolo essenziale dell’acqua per la vita e per il nostro pianeta, intrecciando elementi naturali e culturali in un messaggio di sostenibilità.

Rinascita Blu riflette l’impegno di Maestrini per un futuro in cui natura e industria possano convivere armoniosamente, invitando la comunità a custodire questa risorsa vitale per le generazioni a venire.

La montagna e il Sacro Monte

Nel primo scenario di “Rinascita Blu”, l’acqua sgorga dalla montagna, simbolo della purezza e dell’origine della vita. La montagna rappresenta il potere rigenerante della natura, un luogo incontaminato dove tutto inizia, un’immagine potente del ciclo naturale. La presenza del Sacro Monte, luogo sacro nella cultura Valsesiana, aggiunge un elemento spirituale a quello culturale. Qui, l’acqua non è solo fisica ma anche spirituale, quel senso di protezione e rispetto per la natura che ha radici profonde nella storia e nella cultura del territorio della Valsesia.

Il cammino dell’acqua nella Pianura Padana

Nel secondo scenario, l’acqua prosegue il suo percorso attraverso la pianura padana, cuore agricolo e vitale del territorio. Il flusso dell’acqua è simbolo di fertilità, connessione e crescita. In lontananza si scorgono i profili di due città importanti, Novara e Torino, che rappresentano la modernità e l’interazione tra la natura e l’uomo. Questo contrasto tra l’acqua, che simboleggia la vita e la natura, e gli skyline urbani, che evocano lo sviluppo e la tecnologia, riflette la continua trasformazione e l’equilibrio necessario tra ambiente e progresso.

Il Mostro del Lago

Nel terzo scenario, intitolato “Il Mostro del Lago”, emerge la figura simbolica del Kraken, una creatura leggendaria radicata nelle mitologie antiche. Il Kraken rappresenta più di un semplice mostro marino: incarna un archetipo universale legato a temi di paura, mistero e trasformazione. Il Kraken diventa metafora delle ansie moderne riguardanti la crisi ecologica e i cambiamenti climatici, fungendo da monito sulle conseguenze dell’interferenza umana con la natura.

Il respiro del mare

La nave Amerigo Vespucci, presente nel quarto scenario, simbolo della tradizione e maestria nella navigazione, rappresenta la conoscenza e la formazione, valori essenziali per Maestrini. Il pesce spada, con il suo significato di nobiltà e protezione, diventa guardiano delle acque, mentre gli albatros in volo incarnano la grandezza e la libertà del cielo e del mare. L’isola all’orizzonte simboleggia una meta lontana, un rifugio, invitando a riflettere sulla protezione delle aree incontaminate. Il faro dell’isola rappresenta speranza e guida verso un futuro sostenibile, mentre la tromba d’aria ricorda la fragilità umana di fronte alle forze naturali, sottolineando l’importanza di vivere in armonia con la natura. Ogni elemento racconta una storia, evoca emozioni e stimola una maggiore consapevolezza delle questioni ambientali.

L’onda della Rinascita

Nel quinto e ultimo scenario di Rinascita Blu, le immagini simboliche esprimono concetti profondi legati alla trasformazione e all’interconnessione umana. La Grande Onda di Hokusai rappresenta il cambiamento e la rinascita che segue la distruzione. Accostata al tramonto, evoca una fase di transizione, suggerendo che dopo la tempesta arriva sempre la quiete e la rigenerazione. La nave oceanica simboleggia l’interconnessione globale, collegando culture e popoli, e sottolineando l’oceano come ponte tra civiltà diverse. La luna riflessa sull’oceano diventa una metafora del legame tra l’universo e l’individuo, tra l’immenso e il personale, creando una connessione profonda tra cielo e acqua, tra macrocosmo e microcosmo. Lo skyline di Shanghai, accostato al vasto mare, crea un contrasto simbolico tra natura e urbanizzazione, richiamando l’equilibrio tra ambiente naturale e sviluppo umano. Simbolo di migrazione e nuove opportunità, Shanghai rappresenta il viaggio e le sfide da affrontare per raggiungere nuovi orizzonti.

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